TARTIT

Da più di quarant’anni, il popolo Tuareg lotta per la propria sopravvivenza; minacciato dalla repressione statale e dalla siccità. Ciononostante, grazie alla poesia, alla musica e la la danza, la cultura di questo popolo riesce a resistere.
L’ensemble Tartit é un gruppo molto speciale in tutti gli aspetti: un ensemble fantastico, sia musicalmente che visivamente e con una storia da raccontare.
Gli uomini e le donne del gruppo Tartit (parola che significa “connessione” o “unione”) sono Tuareg della confederazione Kel Antessar, che risiedono nel bacino del fiume Niger e nel nord del Mali.
Vengono da una cultura nomade del deserto e hanno vissuto in diverse parti dell’Africa Sahariana per milioni di anni. La loro affascinante musica é eterea e terrestre allo stesso tempo: canti strazianti con ritmi complessi che raccontano delle innumerevoli generazioni di viaggiatori e commercianti dell’Africa Sub sahariana. La musica e la poesia sono di grande importanza nella società Tuareg e sono rimasti un simbolo permanente e la forza trainante dell’identità Tuareg. Il canto é molto rilevante, accompagnato da semplici percussioni e da strumenti a corda adattati al modo di vivere nomade, fatti con oggetti di uso quotidiano, che in seguito, possono ritornare alla loro funzione originale. Le urla e il battito delle mani si aggiungono al ritmo che é l’elemento su cui si basa tutto della musica di questa gente. Ascoltando le loro ballate, i loro canti “call-and-response”, ci si sente trasportati nell’immensità del Sahara.
Si può sentire crepitare il fuoco del campo, si è stregati dal canto vibrante delle donne e dal suono del tehardent e dell’i mzad (due antichi strumenti a corde simili al violino e alla chitarra), mentre le donne, oltre a cantare e danzare, percuotono i tamburi, detti tindè.  Le canzoni festeggiano gli uomini e le donne che erano venerati per il loro ruolo nella comunità durante l’arco della vita. Creano anche canzoni che parlano del cambiamento di ruolo delle donne nella loro società e della ricerca della pace. Vengono chiamati Tuareg sia dagli amici sia dai nemici, ma loro preferiscono chiamarsi Kel Tagelmoust, “gli uomini del velo” oppure Imajeghen, “gli uomini liberi”.
Il gruppo Tartit si é formato originalmente in un campo profughi in Mauritania, dove i suoi membri si sono rifugiati dalla repressione dell’esercito del Mali. Sono la voce nel mondo delle persone che stanno attraversando uno dei momenti più tragici della loro storia; preservano la loro cultura e la loro genuina gioia di vivere attraversando la siccità, le guerre, l’esilio e i campi profughi. Dalla loro prima performance nel 1995 alla fiera campionaria delle Arti Africane ad Abidjan, il gruppo Tartit dalla Costa D’Avorio é arrivato con regolarità anche in Europa e negli Stati Uniti – le donne con i loro sontuosi vestiti blu e bianchi e gli uomini coperti da veli neri sono stati una piacevole presenza sia fuori che sul palco. Il pubblico ha apprezzato molto le loro performance e il gruppo si é anche chiaramente divertito — alcuni dei membri del gruppo sono stati visti più di una volta sul palco con gli artisti concittadini del Mali Afel Bocoum e Ali Farka Toure.

FORMAZIONE
Amanou Ag Issa – tehardent, seconda voce, ballerino.
Haidara Fatoumata – canto
Ag Mohamed Mohamed – tehardent, canto
Fadimata W. Mohamedun – tindè (percussione), canto
Walett Oumar Fadimata – tindè, canto
Walett Alhousseine Tafa – imzad (viola), canto
Mama Walett Amounine – tindè, canto