MELINGO

L’America ha Tom Waits.
L’Italia ha Paolo Conte.
L’Argentina ha Melingo.

Daniel Melingo è oggi l’ambasciatore di un tango popolare e colto. l’uomo della nuova frontiera porteña. Un’altra voce tormentata che tenta di riportare la musica argentina al di fuori dei suoi confini più usuali, attraverso immagini e arrangiamenti atipici. Il tango più “sporco” e carnale, quello dei bassifondi di Buenos Aires, dei locali fumosi dove la danza nazionale argentina non è elegante prodotto da esportazione nè attrattiva turistica, ma vita vissuta ai margini della società del benessere, tra strade sporche e soggetti poco raccomandabili. E’ questo il tango di Daniel Melingo, cantante e autore di Buenos Aires che ha re- interpretato la forma del tango cancion, inventata da Carlos Gardel, con la sua voce carismatica, oscura, fumosa. Se il tango è finito nei saloni è ora di riportarlo nelle strade dove è nato, e Melingo lo fa con grande efficacia, perchè, come scrive di Monde de la Musique: “…è un eretico della religione tangueira…un iconoclasta che guarda alla vita degli emarginati di Buenos Aires e per farlo va alle fonti d’ispirazione del tango”.

I suoi concerti sono veri e propri spettacoli di “teatro canzone” in cui Melingo si esprime da attore consumato, come un crooner surrealista, uno stralunato Petrolini della Boca, interpretando le sue canzoni che parlano di piccole storie ambientate nei bassifondi di Buenos Aires, tra ladri e perdenti, e si impadronisce della scena usando magistralmente il suo corpo ed il volto pasoliniano.
Nei suoi album tutto è mescolato traducendo in musica il mondo fantastico di Melingo che allarga tutta la sua visione senza fermarsi alla forma canzone ma costruendo tutt’intorno un teatro di emozione possente nel quale si compendia il mondo latino contadino della grande cilena Violeta Parra, la poesia di Federico Garcia Lorca e di Atahualpa Yupanqui, la letteratura di Borges e quella maledetta di Bukowski, il cabaret espressionista e una sorta di musical di fantasia nel quale gli anni Cinquanta si mescolano a Paolo Conte, Vinicio Capossela, Tom Waits condensati da Angelo Badalamenti.

Il linguaggio di Melingo è potente e la sua visione è assolutamente coinvolgente fatta di voce rauca e gestualità efficace, di piccoli passi di jazz e di dixieland, di squarci contemporanei e di lacrime di milonga. Il teatro canzone di Melingo è un grande sogno fatto di ombre e di mimi che esplode ogni volta sul palcoscenico…le sue canzoni sfilano, una dietro l’altra, dense di passione e di tango, di sensualità e silenzio, di eterna nostalgia.

Melingo torna in Europa nel 2023 portando in tour 2 progetti:

Quartetto
Melingo (Voce, Clarinetto), Juan Pablo Gallardo (Piano, voce), Romain Lecuyer (Contrabbasso, voce), Facundo Torres (Bandoneon)

Orchestra La Tipica
In cui Melingo rivisita i suoi maledetti tanghi con un ensemble di 10 elementi diretto dal maestro Juan Pablo Gallardo, che ne ha arrangiato la musica riproducendo il format storico delle orchestre tipiche da ballo degli anni ’40 a Buenos Aires.

Orchestra La Tipica live “Narigon” @ Banlieues Bleues

Orchestra La Tipica live “Ayer” @ Banlieues Bleues

Corazon y hueso

Espiral

Orchestra La Tipica “La Cancion del Linyera”

Orchestra La Tipica “Esta Vivo”

Festival d’Ile de France 2014

Live “Ecco il Mondo”